NAPOLI Gioacchino Murat (1808-1815) 5 Lire 1812 ♦ - Magliocca 416 (ed. 2025) (questo esemplare fotografato) AG (g 24,95) RRRR Il 19 maggio 1811, a seguito della legge n° 975, re Gioacchino introdusse nel Regno delle due Sicilie, a decorrere dal 1° gennaio 1812, la monetazione decimale pura a base di lire e centesimi oltre alle monete che già circolavano nel Regno, uniformando così il sistema monetario a quello francese. L’unità monetaria fu la Lira d’argento al titolo di 900/1000 dal peso di g 5. La scelta venne dettata da esigenze legate alle transazioni e agli scambi commerciali con altri paesi dell’impero francese. Il cambiamento non avvenne subito perché temeva che il popolo napoletano, abituato a trattare con decimali diversi, non avrebbe inteso i vantaggi del cambiamento che era già stato attuato nel resto dell'Italia napoleonica. Il 5 Lire è la moneta da grosso modulo (circa 37-37,5 mm di diametro) molto collezionata, al pari del 12 Carlini, e nel 1812 vennero coniate le prime monete con questo valore. L’esemplare proposto è dissimile da tutti gli altri esemplari datati 1812 perché detiene interpunzioni formate da rombi al dritto dopo NAPOLEONE e dopo la data 1812, al rovescio dopo SICILIE e dopo il valore 5. Il conio, in sostanza perché con peculiarità diverse dagli altri del 1812 (ciuffo dei capelli, loro lunghezza e punta del collo) fu il precursore delle future 5 Lire datate 1813, un conio inteso intermedio e molto raro.